Nato a Kaboul nel 1989, all’età di otto anni perde tragicamente i genitori perché un razzo distrusse la sua casa. Quindi, insieme al fratello maggiore Mohammed, comincia un viaggio per raggiungere l’Italia. Sono numerose le difficoltà che incontrano: dover trovare lavori per potersi permettere gli spostamenti, contrabbandieri e scafisti senza scrupoli, ma anche una famiglia turca che pagò uno dei loro viaggi. Un giorno i due sono costretti a separarsi, Mohammed deve partire per primo, da solo, perché non avrebbero potuto permettersi il viaggio insieme: Alì non lo vedrà mai più, perché Mohammed non riuscì mai a raggiungere la Grecia. Allora all’età di 13 anni Alì si trovò solo, ma riuscì nel suo intento di raggiungere l’Italia dove, una volta arrivato a Roma, comincia gli studi fino a conseguire la laurea triennale in Giurisprudenza all’Università La Sapienza. Negli ultimi anni ha cominciato a mettere per iscritto la sua incredibile storia, con i suoi due libri Stanotte guardiamo le stelle ed I ragazzi hanno grandi sogni, scritti in collaborazione con Francesco Casolo.
Nel corso dell’incontro l’ospite ha voluto sottolineare spesso quanto la spiritualità e la religione gli siano state d’aiuto nel corso del suo viaggio. Essendo stato un cristiano in “clandestinità” in Afghanistan nel corso del suo viaggio ha potuto approfondire la sua coscienza religiosa, che più volte è stata la fiamma che gli ha permesso di affrontare le avversità.