A Torleone, 21 febbraio 2022.
La vita è fatta di scelte, anche molto importanti, che possono condurre a esiti talvolta inaspettati. Certamente il lavoro dei sogni, una famiglia felice (e persino il meritato tempo libero) non si costruiscono da un giorno all’altro e richiedono sia costanza e impegno sia obiettivi chiari e definiti. Enrico Renda, non solo manager affermato nel settore finanziario ma anche marito e padre, ha voluto trasmettere a noi residenti la visione maturata in anni di esperienza.
“Alla base della vera professionalità vi è un sano approccio alla vita e alla carriera”, ha ricordato il relatore, un approccio che matura in maniera embrionale già durante gli anni universitari, quando si assume maggiore consapevolezza delle proprie attitudini. Da non confondere con le hard skills (le pure e semplici competenze specialistiche), quello di attitudine è un concetto più profondo: modella “un palazzo che”, per citare una metafora di Renda, “ha nelle competenze le fondamenta e proprio nelle attitudini il materiale da costruzione”, conducendo alla piena espressione delle nostre naturali propensioni. E poi tanto impegno, perché come ci ha ricordato il relatore, l’impegno vale più del talento.
A questa prima fase di crescita personale segue, naturalmente, la progettazione della carriera vera e propria; il passo più lungo da compiere, com’è immaginabile, in quanto comporta fiducia nelle proprie forze e capacità di discernimento per perseguire con sana ambizione i propri progetti. Infatti, sostiene il relatore, “solo l’equilibrio può garantire una carriera di successo: un equilibrio che porti a ponderare i vantaggi, molto spesso economici, e gli svantaggi, spesso a livello di equilibrio familiare”. Non è detto che esista una scelta giusta e una sbagliata, l’importante è avere i mezzi per decidere ogni volta in piena coscienza.
Ultimo punto affrontato, che ha suscitato maggior interesse in noi residenti, è il concetto di flessibilità, attualissimo in una società in costante cambiamento. Il tema è quanto mai ampio e sfaccettato (la flessibilità è essa stessa un’attitudine, che va scoperta e allenata), ma mostra chiaramente spunti di riflessioni soprattutto in ambito lavorativo. In tal senso, flessibilità indica non solo la capacità di aggiornarsi professionalmente e di fronteggiare avversità impreviste, ma anche di prevedere possibili crisi all’orizzonte, proponendo soluzioni tempestive. Inevitabilmente, gioca un ruolo non secondario anche la passione: innamorarsi del proprio lavoro, afferma giustamente il relatore, è il primo sprone verso il miglioramento, al quale si integreranno di conseguenza impegno, costanza, dedizione.
Possiamo dire, in conclusione, di aver partecipato ad un incontro che ha mantenuto le sue promesse: non tecnico-specialistico, ma trasversale e coinvolgente, specialmente per chi, come noi, spera di trasformare competenze e attitudini in una carriera pienamente appagante.